Santuario della Madonna di San Luca

Edificio religioso, Bologna

Santuario della Madonna di San Luca


Luogo sacro e meta delle passeggiate del weekend, il Santuario della Beata Vergine di San Luca è uno dei simboli più noti di Bologna. Per raggiungerlo occorre salire sul Colle della Guardia, il più alto della città, che funge dunque da “guardiano” (da qui il nome) su Bologna e che non a caso in passato veniva utilizzato a scopo difensivo. La camminata che lo collega al centro storico tramite il famoso porticato che parte da Porta Saragozza può risultare però piuttosto faticosa, perché presenta un buon tratto in salita; in alternativa si può arrivare al santuario direttamente in macchina. Fino a qualche decennio fa si poteva addirittura salire al colle in funivia, dismessa poi nel 1976.

Tale posizione dominante sulla città è inoltre particolarmente apprezzata dai bolognesi che, tornando verso casa dopo un viaggio fuori Bologna, alla vista della basilica di San Luca sanno subito che la meta è vicina. San Luca si scorge infatti da molti punti di accesso diversi alla città.

Il culto della Madonna di San Luca è molto sentito a Bologna, tant’è che ogni anno a maggio si svolge ancora l’antica tradizione della processione della Vergine. Durante questo grande evento, che coinvolge l’intera città, l’icona della Madonna di San Luca viene portata dalla basilica fino al centro storico, dove viene dapprima accolta dal vescovo presso Porta Saragozza per poi raggiungere la Cattedrale di San Pietro. Qui rimane per una settimana prima di tornare nella sua sede.

La Basilica di San Luca

La costruzione della Basilica di San Luca di Bologna ebbe inizio nel XII secolo su iniziativa di una nobildonna bolognese, che richiese e ottenne il consenso dall’allora Papa Celestino III a fondare un santuario su questa collina.

Nel corso del tempo, tuttavia, la struttura venne modificata a più riprese e dunque ciò che vediamo oggi non corrisponde al primo progetto della basilica, bensì all’intervento settecentesco dell’architetto Carlo Francesco Dotti, lo stesso che terminò anche la costruzione del porticato.

Al suo interno troviamo una serie di meravigliose opere d’arte, tra cui le pale di Guido Reni e del Guercino, oltre alla celeberrima icona della Vergine col Bambino posta dietro all’altare. Chi desidera ammirare la città dall’alto può salire inoltre fino alla cupola, raggiungibile percorrendo uno stretto percorso interno.

L’immagine della Vergine

La storia dell’icona della Vergine di San Luca è da sempre avvolta in una leggenda. Si narra infatti che il ritratto di Maria, che tiene fra le braccia Gesù bambino, venne realizzato da San Luca in persona; a portarlo fino a Bologna sarebbe stato un devoto pellegrino dopo aver ricevuto in sogno l’immagine del luogo esatto in cui edificare la futura basilica.

Il suo viaggio non fu privo di avventure, ma alla fine giunse sul Colle della Guardia e si rese conto che proprio questo era il luogo prescelto per ospitare la preziosa icona apparsogli in sogno.
Al di là della leggenda, la storia ci dice che l’immagine della Vergine giunse effettivamente a Bologna tra il Duecento e il Trecento.

Il portico più lungo del mondo

Il porticato di San Luca è lungo 3.796 metri, quasi 4 chilometri di passaggio coperto che ne fanno il portico più lungo al mondo. Le sue 666 arcate collegano il santuario di San Luca al centro di Bologna, e permettono ancora oggi a fedeli e sportivi di salire fino alla basilica completamente al coperto.

Sembra infine che il numero degli archi, 666, non sia casuale: tale numero si associa infatti da sempre a Satana. Lo stesso andamento del porticato visto da lontano ricorda quello di un serpente, altro simbolo del maligno e del peccato. Si crede allora che la Vergine all’interno del santuario, posto al termine del portico, simboleggi il bene che schiaccia sotto di sé il male, ovvero il serpente.





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