Chiesa di San Giovanni Evangelista

Edificio religioso, Ravenna

Chiesa di San Giovanni Evangelista


Costruita nel V secolo d.C. per volere dell'imperatrice Galla Placidia, la Basilica di San Giovanni Evangelista di Ravenna è situata a pochi passi dalla stazione ferroviaria.

Attualmente l’edificio si trova in posizione decentrata rispetto al cuore della città, e anche all’epoca della sua costruzione era ai margini del centro: la basilica sorgeva infatti molto vicino al mare, che allora arrivava fino all’attuale linea dei binari.

Com’è successo per il Mausoleo di Galla Placidia e per tanti altri edifici ravennati, anche la Chiesa di San Giovanni Evangelista ha subito gli effetti della subsidenza, quel lento fenomeno di sprofondamento nel suo terreno sabbioso che da sempre interessa la città, e in origine era quindi molto più alta rispetto alle dimensioni attuali.

Cosa vedere nella Basilica di San Giovanni Evangelista

L’aspetto odierno della basilica non coincide con il progetto originale. Nel corso dei secoli fu oggetto di molte modifiche e danneggiamenti, sia alla struttura esterna che negli interni: la più recente è avvenuta nel 1944 a causa dei bombardamenti aerei della Seconda Guerra Mondiale, che distrussero sia i mosaici dell’abside che gli affreschi del XII, del XIII e del XIV secolo che decoravano la struttura. Il campanile del X secolo sopravvisse tuttavia alle distruzioni.


Un tempo preceduto da un grande quadriportico, poi scomparso, l’ingresso della Basilica di San Giovanni Evangelista si apre oggi su un curato giardino interno che dà sul portale trecentesco. Gli interni della chiesa sono suddivisi in tre navate, in cui possiamo ammirare alcuni pannelli recanti i resti del mosaico pavimentale del XIII secolo.

Tra i soggetti che erano rappresentati nei mosaici osserviamo alcuni animali fantastici, storie di corte e la raffigurazione delle crociate che si stavano svolgendo proprio in quell’epoca.

Galla Placidia

Figura di spicco della sua epoca, Galla Placidia nacque a Costantinopoli nel 386 d.C. e morì nel 450. Sorellastra degli imperatori Arcadio e Onorio, nipote di Valentiniano I e di Graziano e Valentiniano II (suoi zii), Galla Placidia ebbe due mariti, Ataulfo, re dei Visigoti, e Costanzo III, imperatore romano d'Occidente. Anche il figlio Valentiniano III divenne imperatore, ma data la sua giovane età di fatto fu la stessa Galla a governare l’impero al posto suo.

Oltre a ordinare la costruzione del Mausoleo suo omonimo, Galla fece erigere la chiesa di San Giovanni Evangelista come ex-voto per essere sopravvissuta a un tremendo naufragio. Recatasi a Costantinopoli per via della morte del fratello Onorio, durante il viaggio di ritorno a Ravenna la nave dell’imperatrice venne travolta da una tempesta, da cui però uscì indenne. Una volta rientrata mantenne allora fede al voto e diede il via ai lavori di realizzazione della chiesa.