Corte Isolani

Zona di interesse storico, Bologna

Corte Isolani


Corte Isolani è un passaggio coperto che mette in collegamento Strada Maggiore e Piazza Santo Stefano, e un unicum nel centro storico di Bologna. Il lungo corridoio è stato infatti edificato sull’antico tracciato della via Emilia, di cui si trova ancora traccia nei seminterrati dei negozi che si affacciano sul passaggio stesso.

In seguito ad importanti lavori di restauro avvenuti nel 1995, la famiglia Isolani ha deciso di riaprire la corte al pubblico, che oggi è sede di varie attività: ristoranti, gallerie d'arte, bar, parrucchieri, sarti e negozi, tra cui segnaliamo la Maurizio Carpanelli Art Gallery, galleria che espone le opere dell’omonimo pittore.

La leggenda della freccia di Palazzo Isolani

Il tratto di Corte Isolani che si affaccia su Strada Maggiore è caratterizzato da una particolarità a livello architettonico. In questo punto si trova infatti uno dei portici in stile gotico più antichi della città, come testimoniano le colonne di legno su cui poggia tuttoggi.

Lo stesso portico è teatro di una delle leggende più conosciute di Bologna, tanto da essere annoverata tra i 7 segreti della città. Alzando gli occhi verso il soffitto si notano infatti tre frecce conficcate nel legno, finite lì apparentemente per errore durante un tentato omicidio (ma in realtà dovute a un atto di goliardia avvenuto in tempi recenti).

Secondo la leggenda, la vittima di tale omicidio doveva essere una nobildonna accusata di tradimento da parte del marito. Quest’ultimo, in preda a un attacco di gelosia, decise di assoldare dei sicari per uccidere lei e il suo amante. Quando sentì chiamare il suo nome, tuttavia, l’astuta nobildonna si rese subito conto del pericolo e si affacciò allora alla finestra completamente nuda. Ecco perché i sicari, abbagliati dalla visione inaspettata, sbagliarono mira e scoccarono le frecce sul soffitto.

Sul lato di Piazza Santo Stefano, la corte si apre invece su uno splendido palazzo costruito a metà del XV secolo, un tempo proprietà della famiglia dei Bolognini e successivamente acquistato dagli Isolani, intenzionati ad ampliare i propri possedimenti in città.