Antico Porto di Classe

Zona di interesse storico, Ravenna

Antico Porto di Classe


Oggi Classe è una frazione del Comune di Ravenna situata a pochi chilometri dal centro, in posizione piuttosto lontana dalla costa. In epoca romana invece la cittadina si trovava proprio sul mare: Classe era un tempo un’importante località portuale, fondata da Augusto alla fine del I secolo a.C. per accogliere la sua immensa flotta. Il nome Classe deriva proprio dal termine latino classis, ovvero flotta.

La sua particolare collocazione lungo il litorale adriatico permise a Classe di diventare in breve tempo un centro nevralgico per gli scambi del Mar Mediterraneo, nonché un centro urbano molto vivace e sviluppato, più della vicina Ravenna.

Il periodo di maggior fortuna per il porto si ebbe tra il V e il VI secolo d. C., quando quest’ultima venne eletta capitale dell'Impero Romano. A quell’epoca l'espansione di Classe e di Ravenna raggiunse proporzioni tali che le due città si fusero in un'unica grande metropoli, con il borgo di Cesarea in mezzo.

Quando però l'Impero Romano si avviò al tramonto, il porto di Classe venne poco a poco abbandonato; in parallelo, il canale di accesso all'area portuale cominciò a riempirsi di sedimenti e sabbia, rendendo impossibile il suo utilizzo.

Nel corso dei secoli poi i fiumi della zona hanno riversato sempre più detriti lungo il litorale, causando il progressivo allontanamento del mare dal luogo in cui sorgeva Classe. Ecco perché i resti dell'Antico Porto Romano di Classe non sono stati rinvenuti vicino alla costa, bensì nell’entroterra ravennate.

Il sito archeologico di Classe

La Classe romana era un luogo molto frequentato, cinto da mura ed arricchito da basiliche paleocristiane, segno della grande importanza e dello splendore di cui godeva l’antico porto a quei tempi.

Nell’arco di pochi metri sorgevano infatti ben tre basiliche: la Basilica di Sant'Apollinare in Classe, la Basilica di San Severo e il suo monastero e infine la Basilica Petriana. Quest’ultima venne distrutta da un terremoto nel 725 d.C. e mai più ricostruita.

I resti di tali edifici di culto, assieme ad altre strutture ritrovate durante gli scavi, sono oggi compresi all’interno del Parco Archeologico di Classe. Nel vicino Museo della Città e del Territorio - Classis Ravenna, ospitato all’interno di un ex zuccherificio, sono stati sistemati invece i tanti reperti di varia datazione venuti alla luce nell’area archeologica, tra cui alcune anfore ancora integre.

A gestire gli scavi di Classe è stata la Facoltà di Archeologia dell’Università di Bologna, sia nell’area del porto - in cui vennero ritrovate le strutture portuali e i magazzini destinati alle merci - che nei luoghi in cui sorgeva la Basilica di San Severo e la Basilica Petriana.