Palazzo Boncompagni

Edificio storico, Bologna

Palazzo Boncompagni


Situato in via del Monte, non lontano da via dell’Indipendenza, Palazzo Boncompagni sorge in un reticolo di strade che un tempo rappresentavano il cuore dell’attività ecclesiastica della città. Il nome della via stessa richiama alla mente il Monte di Pietà, ma in questa zona si trovano anche il Palazzo Arcivescovile, la Cattedrale di Bologna intitolata a San Pietro e il Palazzo del Seminario, che oggi ospita un hotel di lusso.

Lo stesso palazzo è legato a doppio filo alla storia pontificia di Bologna: al suo interno visse infatti Papa Gregorio XIII, al secolo Ugo Boncompagni.

Il Palazzo Boncompagni e il suo architetto

La costruzione di Palazzo Boncompagni risale al 1537, l’anno in cui il padre del futuro Papa, Cristoforo Boncompagni, affidò i lavori all’architetto Jacopo Barozzi detto il Vignola, dato che Baldassarre Tommaso Peruzzi, il primo affidatario del progetto, era morto un anno prima.

Il Vignola - così chiamato per via della sua città di provenienza - fu uno dei più celebri architetti manieristi del paese. Fu molto attivo a Bologna ma anche a Roma, e in entrambi i luoghi diede vita ad edifici di grande virtuosismo, caratterizzati da incredibili e avveniristiche scalinate interne. Opera del Vignola fu anche un compendio in cui raccolse e definì per la prima volta tutti gli ordini architettonici fino ad allora conosciuti, che tentò di catalogare in maniera dettagliata.

Anche il progetto di Palazzo Boncompagni presenta la “firma” del suo autore: all’interno dell'edificio si trova infatti una meravigliosa scala elicoidale. Sulla facciata campeggia invece ancora oggi  lo stemma papale di Gregorio XIII.

Papa Gregorio XIII, ovvero Ugo Boncompagni

Seppur non di nobili origini, la famiglia Boncompagni si arricchì grazie al commercio; fu così che il giovane Ugo poté studiare all'Università di Bologna, e dotarsi di una formazione giuridica di alto livello. Con questo biglietto da visita arrivò a Roma, dove riuscì a entrare nelle grazie dell’allora Papa e a spiccare come oratore nell’ambito del Concilio di Trento.

Il periodo successivo al Concilio di Trento, terminato nel 1563, fu ricco di grandi cambiamenti per la Chiesa Cattolica. Quando Ugo Boncompagni divenne Papa nel 1572 dovette infatti affrontare le richieste avanzate attraverso la Riforma Protestante; oltre a dirimere tali conflitti, Papa Gregorio XIII è ricordato anche per aver introdotto il Calendario Gregoriano, che da lui prese il nome, calendario ancora oggi in uso e resosi necessario perché l'antico calendario non coincideva più con il tempo astronomico.

In occasione del Giubileo del 1575, Gregorio XIII fece infine dipingere all'interno di uno dei palazzi apostolici una celebre mappa a ricordo della sua città, Bologna, caratterizzata da una particolarità: la sua casa natale, così come tutti gli edifici religiosi della città, vennero raffigurati con il tetto dorato. Il suo papato terminò nel 1583.