Porta Paola

Monumento, Ferrara

Porta Paola


La Porta Paola di Ferrara venne costruita nel 1612 sul luogo di una precedente porta omonima che era stata abbattuta qualche anno prima. Fu l'architetto Giovanni Battista Aleotti a dirigere i lavori della sua ricostruzione, così da garantire nuovamente l'accesso in città.

Realizzata in marmo bianco lavorato a bugnato e riccamente decorata, la facciata di Porta Paola presenta un timpano curvilineo che poggia su alcune lesene laterali. Il suo stile testimonia il passaggio dall'età manierista a quella barocca.

A differenza di Porta degli Angeli, Porta Paola non è inserita nell'antica cerchia di mura di Ferrara bensì si presenta come una struttura a sé stante, con la facciata rivolta verso Bologna. Venne infatti separata dalle mura nel 1901, così da consentire di accedere più agevolmente ai suoi locali, in quell'epoca adibiti a uffici. Il traffico di persone e veicoli veniva comunque regolato tramite due cancelli laterali che restavano aperti solo durante il giorno.

Il suo nome è legato alla figura di Papa Paolo V, che sedette al soglio pontificio tra il 1605 e il 1621, noto per aver partecipato alla persecuzione di Galileo Galilei e finanziato gli ultimi lavori della fabbrica di San Pietro a Roma, di cui la chiesa porta ancora il nome sulla facciata.

La dedica della porta fu caldeggiata dal Cardinale Legato Spinola, e venne ripristinata anche quando, in seguito al cambio di nome avvenuto in età napoleonica da Porta Paola a Porta Reno, si entrò nel periodo della restaurazione.

La funzione di Porta Paola nei secoli

Le trasformazioni attraversate dalla porta nei secoli furono molte, ma la sua funzione principale fu quella di presidio militare: al suo interno si trovavano infatti alcuni ambienti destinati alle guardie e al custode per controllare chi entrava in città.

Un importante cambio d’uso avvenne però nel 1842, quando Porta Paola fu trasformata in ufficio per la riscossione delle tasse e sede della pesa pubblica. Negli anni ‘40, poi, la porta venne abitata dalla Cassa di Risparmio di Ferrara, mentre in anni più recenti la sua facciata è stata restaurata (2001). Nell’ambito dei lavori di restauro sono stati ritrovati addirittura i resti di un'antica imbarcazione, a testimonianza del fatto che un tempo la città era collegata al fiume Po da una fitta rete di canali.

Danneggiata dal sisma del 2012, attualmente la porta è di nuovo aperta al pubblico che al suo interno può visitare il Centro di Documentazione di Porta Paola, dedicato alla storia delle mura di Ferrara.